lunedì 24 dicembre 2012

Non dimentichiamo l'autenticità



E' da questa mattina che in testa mi balena la parola autenticità. Perché mi è venuta in mente? Stavo ascoltando alla radio l'ennesima canzone di Natale di qualche "artista" delle nuove leve e subito mi sono chiesto quanto di autentico ci sia in questi prodotti. Voglio dire, qual'è il fine che muove i cantanti a proporre tutte queste variazioni sul tema di Jingle Bells? 

Forse lo spirito natalizio? Naaaà.. Allora la volontà di rendere le persone un po' più allegre? Mmmm, non credo... Missà proprio che la risposta sta in un'unica parola, ovvero mercato. Sono gli interessi di manager e produttori a spingere su queste canzonette così orecchiabili... puff, rotta la poesia. E purtroppo lo stesso discorso vale per un'infinità di altre circostanze che di certo non sto qui a snocciolare ;-)

E la fotografia? E' autentica? Certo che no! Anche se lo sembra molto di più delle parole, dalle quali ormai abbiamo imparato volentieri a diffidare. La fotografia invece mente ancora meglio della retorica, perché ti pone di fronte a un fatto che sembra incontestabile, perché è lì, lo vedi, non lo puoi negare. 

Però dietro ogni fotografia c'è sempre un fotografo che ha la facoltà di scegliere cosa mostrare e cosa occultare, quindi avrebbe il potere di far sembrare la guerra come se fosse una scampagnata fra amici se i suoi scatti si focalizzassero soltanto sui momenti più distesi e goliardici dei i soldati. 

Quello che voglio sottolineare è che non si può quindi parlare di autenticità delle fotografie ma soltanto di autenticità delle intenzioni del fotografo, una questione deontologica di vitale importanza per la  cultura cui la fotografia appartiene.

Beh, tutto questo per dire cosa? Che l'autenticità è un valore molto prezioso che deve vivere nei rapporti, nei sentimenti, nelle promesse, insomma nella gente prima di tutto. Purtroppo questo valore si sta lentamente sbiadendo sempre di più, perché è un rischio, perché ha un costo, perché conviene falsarlo ed è diventato una parola che in bocca agli ipocriti può trasformarsi in un'arma di subdola seduzione.

L'autenticità quindi è un valore da scoprire, da conquistare e da difendere, proprio come la tenera carezza di una mamma al proprio figlio.

Visto che questo è sicuramente l'ultimo post dell'anno a nome di tutto lo studio vi faccio tantissimi auguri di Buon Natale e vi auguro un 2013 ricco di una sana e impagabile autenticità!

venerdì 6 luglio 2012

Una birra tutt'altro che Complicata



Complicata di nome ma di certo non di fatto. Nella gustosa birra prodotta dai ragzzi del birrificio Matildico ,infatti, non c'è proprio nulla di strano o di misterioso. Anzi, si può dire che la Complicata goda di tutta quella genuinità implicita alla parola semplicità. Ottimo malto, acqua pura, luppolo selezionatissimo, lievito e tanta tanta passione, ecco il segreto di una birra artigianale DOC che non teme il confronto con le tante cugine ottenute attraverso i più articolati processi industriali.



Realizzare un reportage al birrificio Matildico è stata per noi un'esperienza decisamente stimolante, ma non soltanto per il fascino legato ai vari momenti della birrificazione. La possibilità infatti di lavorare in un ambiente così carico di entusiasmo è sempre qualcosa di molto gratificante, perché un'atmosfera di questo tipo condiziona positivamente l'esito del lavoro. Ed è proprio il caso di dire che fra entusiasmo e passione i cinque ragazzi, che icarnano l'anima del birrificio, non sono sicuramente secondi a nessuno. Un dettaglio che ci ha particolarmente colpito è la forte amalgama che li lega, indiscusso sintomo della loro solida amicizia d'annata.




Il brief che ci hanno richiesto per il reportage è stato quello di esaltare il più possibile l'artigianalità del prodotto e dei suoi processi di lavorazione. Proprio di questo aspetto ne è stato fatto un cavallo di battaglia per distinguersi da tutti quei birrifici che, malgrado si dichiarino artigianali, tradiscono però diverse procedure automatizzate. Al Matildico invece ogni passaggio è seguito con zelo dagli occhi e dalle mani esperte di chi considera questo mestiere un'arte. Basti pensare che molte delle attrezzature usate sono state totalmente autocostruite, proprio al fine di avere strumenti ad hoc per ottenere un determinato prodotto senza compromessi.















lunedì 4 giugno 2012

Conto alla rovescia per "Colori, Materie, Segni"






Sabato 9 giugno 2012 si inaugura alle ore 18.00 presso la galleria Metamorfosi, in Piazza Fontanesi 5/A a Reggio Emilia la mostra collettiva Colori, materie, segni. Artisti partecipanti: Andrea BoldriniSergio Cardone Alberini, Laris Conti, Linda D’Arrigo, Filippo Guicciardi, Simone Nocetti, Ofelia, Elisabetta Pogliani, Saro Puma, Titti Romeo, Stefano Sorrentino.




Mostra collettiva a cura di

Soqquadro & Metamorfosi




DURATA: dal 9 al 23 giugno 2012
INAUGURAZIONE: sabato 9 giugno 2012 ore 18.00
ORARI: martedì, mercoledì, venerdì e sabato 10.00/13.00 – 16.00/20.00
LUOGO: Galleria Metamorfosi, Piazza Fontanesi 5/A – Reggio Emilia
CURATRICE: Marina Zatta
COLLABORATRICE: Alessandra Parrella
INFO: cell. 333.7330045, tel. 0522 1530876
@mail: soqquadro@interfree.it  galleria@artemetamorfosi.it
www.soqquadro.eu  www.artemetamorfosi.it



Soqquadro propone con Colori, Materie, Segni, una mostra che esplora l’utilizzo dei principali strumenti del lavoro artistico. Nell’esposizione sono presenti artisti che lavorano su diversi stilemi artistici, dal figurativo alla pop art, dall’informale all’astratto, molte delle principali correnti culturali dell’arte sono rappresentate in questa esposizione. Lo scopo è un’esplorazione sull’uso del colore, della materia pittorica e del segno grafico a 360 gradi. Nei secoli, qualsiasi sia stato il soggetto e lo stile della narrazione pittorica, alcuni elementi sono sempre stati la strumentazione utilizzata dagli artisti per ideare un’opera d’arte. L’uso del Colore, evidenziato dalla luce, la scelta della Materia sia essa impalpabile o densa, e il Segno in tutte le sue varianti, sono più del pennello e della tavolozza gli arnesi di composizione dell’opera. Con questa mostra Soqquadro vuole lasciare spazio espressivo agli artisti per esplorare un più ampio spettro di ricerche artistiche sia sul piano dell’ideazione che su quello della realizzazione del lavoro d’arte.


Metamorfosi Arte è una galleria, ampia, ariosa e molto curata, posizionata in una delle più belle, centrali e attive piazze di Reggio Emilia, molto vissuta dalla cittadinanza. La gallerista, Anna Paglia, oltre ad essere una valente artista ha creato con gli anni un’attiva frequentazione nel suo spazio sia di intellettuali reggiani, che di collezionisti della zona che si affidano a lei per le sue conoscenza del mondo dell’arte.

martedì 15 maggio 2012

Il silenzio del paese fantasma

Un luogo tetro e all'apparenza stregato, ma decisamente carico di un'avvolgente atmosfera magica. Un posto perfetto per chiunque sia alla ricerca di scatti dal mood spettrale e tenebroso, in grado di generare un forte senso di sospensione e abbandono. Sto parlando di Castelluccio, il piccolo villaggio abbandonato dai tempi della Seconda Guerra Mondiale le cui rovine si ergono sulla collina dirimpetto a Moraduccio.
Ecco alcune foto del sopralluogo fatto da noi in vista del videoclip degli Armoteque, che andremo a girare prossimamente proprio in questa location così suggestiva.




















sabato 7 aprile 2012

Date ascolto a zio Woody





Che cos'è il crowdfunding? Letteralmente significa folla finanziamento ed è un modo geniale per raccogliere fondi, sfruttando l'enorme potere della rete, per sviluppare progetti dei più disparati. In pratica esistono dei siti che ti consentono di presentare il tuo progetto permettendoti così di finanziarlo tramite l'aiuto della gente interessata. 

Diciamo che, dopo aver definito il budget necessario a sviluppare un'idea, si lancia una richiesta pubblica d'aiuto e tutti coloro che sono incuriositi dal progetto possono comprare una o più quote per aiutare i "padri" dell'idea a raggiungere il suddetto budget. In cambio i graditi benefattori possono ricevere il prodotto finito (se per esempio si tratta di un libro o di un cd musicale ecc...) oppure una percentuale sugl'incassi (se invece si tratta di un film) o ancora altre forme di ricompensa.

Ma veniamo ora al nostro di progetto. Qualcuno di voi conosce Mario Maldesi? Come no? E' quello  foto qui di sopra... Vabbé, fatevi un giro qua www.mariomaldesi.it così vi potrete rendere conto della caratura del personaggio in questione. Ebbene, il nostro intento è quello di rendere omaggio a questo grande maestro del doppiaggio con un documentario video/fotografico che racconti del suo immenso valore professionale ma anche umano, andando a fargli visita nel casolare toscano del suo buen retiro.

L'idea, propostaci da un suo allievo, ci ha subito entusiasmato e, neanche a dirlo, ci siamo subito messi all'opera per trovare le risorse umane e finanziarie. Il gruppo di lavoro è solido e ben motivato, composto da un doppiatore e regista del documentario, un fonico, due tecnici per luci e riprese e naturalmente un fotografo ;-)

Quindi signore e signori quello che vi chiediamo è di dare un occhiatina a QUESTO LINK, ci sarà un "testimonial" d'eccezione a parlarvi del nostro progetto e se VI PIACE magari vi viene anche voglia di comprare una quota o anche due, tre, quattro, tutte!! :-D

martedì 20 marzo 2012

Sul set di 5:35

Tre rapinatori in fuga con un ostaggio, una locanda, aluni malcapitati adolescenti e tanta azione. Sono questi gli ingredienti del fantastico cortometraggio prodotto da ctrlARTcanc, con regia di Fabrizio Loche e intitolato 5:35

Noi di StreetLight eravamo sul set, ma non solo a scattare...c'è chi recitava - grande Aurore! -  chi era presente in veste di direttore della fotografia - grande Giovanni! - e chi invece si occupava delle riprese - grande Rossana! 

Ma un'altra cosa non poteva mancare, il nostro service dall'inconfondibile tono d'arancio!! Ebbene sì: crane, spallaccio, slide cam e luci hanno fatto il loro glorioso debutto sul set. Un perfetto battesimo del fuoco!!

Non ci resta che ringraziare tutti i ragazzi di ctrlARTcanc, gli attori e i collaboratori facendo loro un sonoro in bocca al lupo!! 

Il corto è stato girato nell'Osteria La Fatica di Bologna ed ecco alcuni scatti di backstage...chi fosse curioso e ne volesse vedere altri può farlo andando sulla nostra pagina FB e non dimenticate il MI PIACE ;-) http://www.facebook.com/pages/StreetLight-Studio/218681531509082